La crisi climatica e della minaccia il Pianeta. La Valle Maira, hotspot naturale, è un tesoro da preservare.
Viviamo in un’epoca di grandi stravolgimenti planetari. Alla crisi climatica che sta modificando gli aspetti fisici del nostro Pianeta si somma una forte crisi della biodiversità mondiale. Secondo il rapporto “The global assessment report on biodiversity and ecosystem services” dell’IPBES del 2019, “Siamo di fronte a un declino senza precedenti della diversità biologica”. Il Rapporto rileva che circa un milione di specie animali e vegetali sono a rischio estinzione. L’Italia è caratterizzata da un patrimonio di biodiversità tra i più significativi in ambito europeo. In essa, le valli alpine cuneesi sono considerate un vero e proprio hotspot di biodiversità, grazie alle loro caratteristiche climatiche, geografiche, geologiche e alla loro storia. Tra esse, spicca la Valle Maira, riconosciuta a livello internazionale come meta di “turismo lento”, per la sua natura e i suoi aspetti culturali.
Non conosciamo gli organismi con cui condividiamo il Pianeta, la loro funzione e lo strettissimo legame con la nostra vita quotidiana. É quindi necessario imparare a riconoscere la natura del nostro territorio, studiare le peculiarità biologiche attraverso censimenti e monitoraggi e attivare la cittadinanza per condividere queste conoscenze. Un ritrovato contatto con il mondo naturale può fornire non solo un’occasione per imparare, ma anche per stare bene, come dimostrano moltissimi studi sugli effetti terapeutici dello stare in natura.
L’Oxford English Dictionary la definisce: “attività scientifica condotta da membri del pubblico indistinto in collaborazione con scienziati o sotto la direzione di scienziati professionisti e istituzioni scientifiche”. La scienza partecipativa permette di implementare la conoscenza di svariati ambiti, soprattutto naturalistici, coinvolgendo i cittadini e permettendo loro di riconnettersi al mondo naturale in maniera ludica ed educativa.
Questo termine è stato coniato dal National Park Service, l’agenzia federale statunitense incaricata della gestione dei parchi nazionali, dei Monumenti nazionali e di altri luoghi protetti. Il primo evento BioBlitz si è tenuto a Kenilworth Aquatic Gardens, Washington DC, nel 1996. Da allora, la maggior parte dei BioBlitz vede la presenza di adulti, bambini e adolescenti che affiancano esperti e scienziati del settore in questo “inventario della Natura partecipativo” che si svolge nell’arco di 24 ore. Partecipare attivamente a questo evento sul campo è un modo divertente ed emozionante per riconnettersi con l’ambiente naturale, focalizzare l’attenzione dei fruitori sulla diversità biologica dei luoghi, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sua tutela e conservazione, non solo delle riserve naturali, ma anche degli ambienti urbani ed extraurbani che viviamo nel nostro quotidiano.
La città di Dronero si trova all’imbocco della Valle Maira, una delle valli cuneesi più conosciute per la sua natura e per il suo modello di sviluppo turistico, lento. I turisti trovano qui una commistione perfetta tra identità culturale (storica e artistica), ospitalità turistica di ottima qualità e aspetti naturali di grande valore.
Anche la bassa valle è caratterizzata da un rilevante patrimonio naturale. Le aree ad uso agricolo sono molteplici e le culture sono variegate. Queste si intrecciano con le zone più selvatiche, come l’asta del fiume Maira e quella dei rii secondari che agiscono come corridoi ecologici, collegando la valle principale e i valloni laterali. Molti sono gli spazi verdi pubblici droneresi. Questi habitat urbani, se ideati e gestiti in una maniera attenta alla sostenibilità ed alla tutela della biodiversità, possono diventare tasselli importanti di questo mosaico ecologico e paesaggistico.
Per questo motivo, da qualche anno, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di progetti legati all’ambiente ed alle aree verdi. La creazione del parco urbano in piazza Beltricco ha dato un “respiro verde” alla città e la valorizzazione della Piazza Marconi, (entrambe finanziate dalla Fondazione CRC) attualmente in atto, permetterà di aggiungere e mettere in risalto la biodiversità nel centro storico dronerese. Importanti interventi di ripristino ambientale e di rigenerazione verde di spazi in disuso fanno parte di un’ampia progettualità comunale, che vuole legare aspetti di intervento materiali ad attività immateriali. E’ in questo frangente che si inserisce BioBlitz - Citizen science e inventario biologico partecipativo. Essendo i dati relativi al patrimonio biologico molto scarsi nel territorio dronerese - non si conoscono le specie viventi del territorio e quindi non si agisce specificatamente per la loro salvaguardia - un progetto legato alla Citizen Science può fornire dati scientifici coinvolgendo l’interesse della popolazione che, come sappiamo, è sempre più sconnessa dall’ambiente naturale e affetta da quello che si potrebbe definire un vero e proprio “analfabetismo naturalistico”.
Legambiente Cuneo, Pro Natura Cuneo e Associazione Naturalistica Piemontese (A.N.P.), Riserva transfrontaliera della Biosfera del Monviso e City Nature Challenge sono tra gli enti più impegnati nella protezione della natura sul territorio provinciale, regionale e non solo, agendo nella divulgazione scientifica e nella tutela della biodiversità, in accordo con vari enti ed istituzioni che operano in questo settore.
Inizialmente si organizzeranno alcuni incontri per trattare la tematica delle scienze partecipative e delle varie applicazioni dedicate, invitando la popolazione interessata ad agire per conoscere e censire gli organismi viventi. Si formeranno in seguito alcune figure dal profilo scientifico naturalistico (studenti o laureati in scienze naturali, forestali, biologiche o ambientali e guide escursionistiche ambientali) che diventeranno tutor dell’iniziativa centrale del progetto. Questa sarà una giornata dedicata al Bioblitz. Ogni partecipante, armato di fotocamera o di smartphone, potrà scattare fotografie di organismi viventi selvatici ( insetti, rettili, mammiferi, piante non coltivate...) incontrati e, grazie all’utilizzo dell’app iNaturalist, potrà inserirle in un database per la loro identificazione e per la costituzione dell’inventario. In aggiunta a questo censimento partecipativo, verranno svolte animazioni ed incontri divulgativi, oltre a specifiche postazioni di ricerca per l’osservazione di specie di difficile approccio (insetti notturni, pipistrelli, macroinvertebrati bentonici...). Un connubio tra esperti del settore, tutor formati e dilettanti naturalisti permetterà di arrivare ad un inventario delle zone trattate in una maniera ludica ed educativa. Il quartier generale della giornata, il BioBaseCamp, offrirà la possibili t à di osservare in dettaglio alcunespecie grazie a strumentazioni scientifiche professionali e sarà il luogo di scambio edi condivisione tra i vari partecipanti. Nei mesi successivi, un paio di naturalisti esperti si occuperanno della convalida dei dati e della realizzazione di un testo divulgativo, che verrà condiviso con la popolazione in maniera cartacea e digitale. Importanti per la buona riuscita del progetto saranno la comunicazione e lo storytelling, che saranno effettuati da professionisti del settore.
Diffondere la conoscenza della biodiversità e delle tematiche ambientali;
Stimolare l’uso di buone pratiche legate alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente;
Sensibilizzare la popolazione sull’importanza e il lavoro delle professioni legate all’ambiente (naturalisti, biologi ecc.).
Realizzare un inventario biologico di una zona poco studiata dal punto di vista naturalistico, attraverso un'iniziativa partecipativa;
Conoscere la biodiversità per tutelare, nel caso fossero presenti, organismi listati in direttive ambientali comunitare o Red List IUCN;
Coinvolgere la cittadinanza e i vari target di progetto in attività di divulgazione di varia natura e con obiettivi scientifici;
Aumentare la riconnessione dei destinatari con l'ambiente naturale grazie ad attività educative all'aperto.
Vista l'intenzione del comune di lavorare sui temi dell'ambiente, della sostenibilità e della biodiversità, un inventario naturalistico è un tassello fondamentale per agire con coerenza sulla progettualità in divenire. Al fine di coinvolgere la popolazione, eventi di comunicazione e divulgazione legati alla realizazone di un BioBlitz permetteranno di costruire questo censimentobiologico integrando scienza, divertimento e attivazione civica.
Per raggiungere questo obiettivo, sarà fondamentale dotarsi dell'atrezzatura giusta, nonchè di esperti in materia. Serviranno strumentazioni scientifiche: lenti di ingrandimento, retini enentomologici, trappole luminose per censire le farfalle notturne, bat detector e fotocamere, ma anche postazioni "da tavolo" quali stereomicroscopi per meglio identificare alcune specie e divulgare incuriosendo.
Ad affinacare i partecipanti ci saranno naturalisti, entomologi, ornitologi, botanici, idrobiologie chirottelorogi ed altri esperti che li avvicineranno alle specie dei diversi gruppi tassonomici che si osserveranno nelle diverse aree di inventario.
Il BioBlitz e l’applicazione della Citizen Science sono una novità per il territorio piemontese e della Provincia di Cuneo. Poche sono le realtà comunali o associative che le hanno utilizzate per monitorare la biodiversità. Il coinvolgimento di esperti e di neofiti permette uno scambio innovativo teso ad incuriosire la popolazione sul tema della biodiversità, agendo a cascata per proteggerla.
L’integrazione di conoscenze naturalistiche, di fotografie amatoriali e di tecnologie avanzate (app e strumenti scientifici) permettono di coinvolgere la popolazione e di realizzare una ricerca scientifica di rilievo, in un’atmosfera ludica e vivace.
Coinvolgendo la cittadinanza fin dalle prime fasi e affiancandola ad esperti del settore si può giungere ad un inventario biologico di base del territorio trattato, utile per incrementare le azioni future di conservazione della natura.